Una nuova stagione di lotta per i precari della scuola

Pubblicato da Tanya, 28 anni

Siamo in dirittura d'arrivo; le tanto agognate Graduatorie ad Esaurimento stanno per riaprire, subito dopo toccherà a quelle di Istituto.

La riforma della scuola procede per la sua strada, e si preparano tempi duri per i precari italiani, complice anche la nuova bozza di formazione del personale docente accoppiata ai nuovi metodi di reclutamento, in discussione, previsti dal DPL Aprea e collegati.

Ma il precario cosa farà, tattarattata non c'è nessuno che lo sa tattarattata....

 Alcune Associazioni di docenti precari non abilitati hanno cominciato ad organizzarsi per rendere la vita difficile ai vari CSA ed al MIUR, in vista proprio della riapertura delle GAE.

I docenti non abilitati, si iscriveranno, pur sapendo di non avere i requisiti, alle suddette GE e vedranno rigettata dal CSA la loro domanda, a questo punto tramite coordinamenti regionali faranno ricorso al TAR, ponendo come condizione di ricorso la disparità di trattamento per quanto riguarda i percorsi abilitanti, rispetto agli ultimi abilitati ex DM85/05 e IX ciclo Siss, appellandosi all' art. 3 della Costituzione.

Non c'è certezza, che un qualsiasi TAR accolga la domanda, ma si creerà sicuramente un precedente ed un presupposto, per poter ricorrere nuovamente, qualora la nuova bozza di formazione e reclutamento venga approvata senza modifiche.In questa bozza, a cura di una commissione capitanata dal Prof. Israel, i docenti più penalizzati saranno quelli della scuola primaria; poiché se per i docenti della secondaria sarà previsto un percorso abilitante stile Siss, leggermente rivisto, per la primaria non ci sarà altra via di uscita che la facoltà di SDFP, aumentata a 5 anni, e che tornerà ad abilitare sia per la scuola dell' infanzia che per la primaria, contrariamente a come è stato fino allo scorso anno accademico.


Continua...


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